Apple ha finalmente lanciato nella giornata di ieri il suo primo smartwatch, già anticipato in occasione della presentazione degli ultimi iPhone 6 a settembre scorso e previsto per il prossimo aprile. Il device sembra però caratterizzato da luci ed ombre.


Il giorno è finalmente arrivato e, come in tutte le grandi occasioni, l'evento è stato presenziato dallo stesso CEO Apple Tim Cook che, dal palco dello Yerba Buena Center di San Francisco, ha finalmente mostrato un modello funzionante (ma non ancora del tutto maturo) dell'Apple Watch. Lo smartwatch è stato anticipato lo scorso settembre ed è poi scomparso dalle prime pagine fino a gennaio scorso, quando Apple fece sapere che il device sarebbe stato commercializzato ad aprile, esattamente sei mesi dopo il suo annuncio quindi.

Chi l'ha provato dal vivo ha espresso pareri contrastanti: l'orologio ha delle potenzialità ma la relativa immaturità degli esemplari forniti in prova non è l'unica giustificazione delle perplessità espresse dai colleghi, che sembrerebbero invece da imputarsi a una certa macchinosità di funzionamento dell'insieme. Procediamo comunque con ordine, soffermiamoci sui vari aspetti dell'Apple Watch.

Della qualità costruttiva sapevamo già tutto: lo smartwatch ha una cassa rettangolare con i bordi ampiamente smussati, disponibile in due misure, col lato lungo di 38 o 42 mm e in tre materiali differenti, acciaio (silver e nero siderale), lega di alluminio, (argento o nero siderale) e oro (giallo o rosa 18 carati). La personalizzazione è poi ulteriormente esaltata sia dall'ampio numero di cinturini, in pelle, plastica o acciaio e in diverse varianti, sia dal numero di quadranti, ben undici, a loro volta ulteriormente configurabili con funzioni aggiuntive.

Il display Retina HD invece è protetto da un vetro zaffiro per le versioni Watch e Watch Edition e da uno chiamato Ion-X per quello Sport. La differenza però come sempre nei device moderni la fa il software e le funzionalità supportate e qui iniziano le perplessità. Apple Watch infatti è sicuramente un prodotto assai completo e versatile che alle funzioni tipiche degli smartwatch affianca anche la presenza dell'assistente vocale Siri e l'integrazione di diversi sensori tra cui un cardiofrequenzimetro, per offrire funzioni di fitness tracking complete. Il problema però risiede soprattutto nell'interfaccia e nelle modalità di interazione, che sembrano un po' confusive.

Apple Watch infatti può essere utilizzato sia tramite la corona digitale che il pulsante, entrambi presenti sullo stesso lato della cassa e a quanto pare un po' troppo ravvicinati per non incorrere in pressioni involontarie, sia tramite il display touch. Premendo la corona si richiama il menu principale, mentre ruotandola si scorre tra le app o si effettua lo zoom. Tenendola premuta inoltre si richiama l'assistente vocale Siri, mentre col pulsante si richiama l'elenco dei contatti e si possono dettare brevi messaggi da inoltrare o condividere i dati legati all'attività fisica. Il display invece è flessibile ed utilizza la tecnologia ForceTouch, che sfrutta i minuscoli elettrodi dello schermo per distinguere tra i diversi livelli di pressione. Con uno swap si potrà navigare tra mappe e applicazioni, mentre una pressione più prolungata ed accentuata richiamerà altre opzioni, come ad esempio il menu della schermata Mail. Insomma da una parte le funzionalità sembrano distribuite tra i pulsanti e lo schermo (ma bisognerà memorizzare il tutto), dall'altra sembrano essere in parte anche ridondanti, con comandi che si sovrappongono.

Allo stesso modo l'interfaccia di Watch OS sembra ubbidire a logiche differenti a seconda della periferica di input utilizzata, corona, pulsante o display touch, cosa che contribuisce a disorientare l'utente. Insomma, sostanzialmente l'idea che molti colleghi si sono fatti è quella che l'Apple Watch sia un device dalle tante funzioni, molte anche assai interessanti, ma senza un'idea unificante di base a tenere tutto assieme.

Un giudizio più definitivo comunque si potrà dare solo quando l'Apple Watch arriverà sul mercato, il prossimo 24 aprile, anche se non in Italia, dove sarà commercializzato sono alcuni mesi dopo. I prezzi previsti variano a seconda delle versioni e della taglia scelta. Si parte dal più economico Apple Sport Watch, che costerà 349 o 399 dollari. L'Apple Watch invece partirà da 549 dollari ma potrà raggiungere anche i 1000 dollari, mentre infine l'Apple Watch Edition con cassa in oro diciotto carati partirà addirittura da 10.000 dollari, con possibilità di salire fino a 18.000. 

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