ImagePeriodicamente Greenpeace stila la sua lista di buoni o cattivi: ad essere giudicate sono le aziende del comparto IT, spesso troppo poco attente alle tematiche ambientali.


Una serie di cambiamenti strategici in seno ad alcuni produttori di PC hanno scosso la classifica ecologica di Greenpeace per il mese di Dicembre 2007, tesa ad individuare le aziende promotrici delle "buone pratiche" ambientali. Il documento firmato da Greenpeace è ormai da anni un punto di riferimento per l'intero settore IT, un sintomo di una rafforzata sensibilità dell'opinione pubblica nei confronti della salute del nostro Pianeta, sempre più esposto a rischi ecologici.

Apple, una delle aziende più criticate in passato, ha migliorato il suo ranking, passando dal dodicesimo all'undicesimo posto, un sorpasso che le è stato garantito dall'utilizzo di materiali naturali, come alluminio e vetro, per la produzione dei nuovi iMac, nonchè per la riduzione delle percentuali di sostanze tossiche nei lettori iPod. Secondo Greenpeace comunque per scalare la classifica, l'azienda di Cupertino deve indicare con maggior chiarezza le sostanze tossiche impiegate ed espandere, anche fuori dai confini statunitensi, la sua iniziativa volta al reciclaggio di dispositivi hardware obsoleti. Ricordiamo che, a Maggio, con una lettera aperta agli utenti Mac, era stato lo stesso Steve Jobs ad annunciare un cambiamento di rotta nelle politiche ambientali di Apple.

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Sony Ericsson ha conquistato il podio, posizionandosi al primo posto della classifica, grazie soprattutto alla più incisiva campagna di divulgazione e di sensibilizzazione per la protezione dell'ambiente e allo smaltimento, quando possibile, di materiali nocivi come il PVC. Segue la coreana Samsung che può vantare simili miglioramenti, con aspetti positivi e negativi.

I produttori di HDTV, come Philips e Sharp, ricevono invece una bassa valutazione iniziale, per la carenza di programmi eco-friendly. Pollice verso per Microsoft e Nintendo, insensibili ai danni ambientali dovuti all'inquinamento. In particolare, entrambe le aziende non promuovono e non offrono campagne di riciclaggio per i propri dispositivi dismessi, e gran parte dei loro prodotti sono costituiti impiegando sostanze tossiche tra le più pericolose al mondo. Nintendo, inoltre, è l'unica azienda che ha totalizzato un punteggio pari a zero in ogni categoria. Greenpeace non elenca i dispositivi oggetto di queste accuse, ma è facile immaginare che si tratti delle note console da gioco Xbox 360 e Wii. Inquietante...

Fonte: Electronista

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