Non smette di stupire il RaspBerry Pi, il microPC economico che finora ha già dato diverse volte prova di poter essere camaleontico e adattarsi a svolgere i ruoli più disparati e impensabili. A darcene conferma ancora una volta sono altri due progetti di autocostruzione, uno in cui è diventato un lettore di audiolibri e uno che lo vede trasformato in un portatile fai-da-te.


E' minuscolo il RaspBerry Pi (qui potete vederlo dal vivo), la sua scheda madre con tutta l'elettronica e le porte principali possono infatti essere racchiuse nel palmo di una mano e costa appena 17 euro. Non è un mostro di potenza, dotato com'è di un SoC Broadcom BCM2835 di derivazione telefonica, con processore ARM1176JZ-F a 700 MHz e sottosistema grafico VideoCore IV, 128 o 256 MB di RAM e lettore di schede multiformato da usare come storage locale, ma da quando esiste ha dato prova più volte di poter essere impiegato in svariati ambiti, anche quelli che non ti aspetti.


The One-Button Audiobook Player di dm_508f0c296a2c8

C'è chi l'ha collegato a un Motorola LapDock trasformandolo in un mininotebook, chi a un Amazon Kindle così da avere un computer a bassissimo consumo, chi infine ha realizzato grazie al RaspBerry un emulo casalingo degli occhiali a realtà aumentata Google Project Glass, mentre i suoi stessi sviluppatori lo hanno connesso a una fotocamera da 14 Mpixel e l'hanno overcloccato. Se tutte queste dimostrazioni di flessibilità d'uso ancora non vi bastano però in questi giorni abbiamo avuto notizia di altre due, sempre home-made.

La prima l'ha visto trasformarsi in un lettore di audiolibri, pensato dal suo creatore per la nonna novantenne e un po' sorda della moglie. Si tratta di una semplice scatoletta nera con dentro il RaspBerry Pi e un lettore di memorie SD. Si inserisce una memoria che contenga un audiolibro, si preme il pulsante una volta e il device riproduce ad alto volume il testo. Se si preme una seconda volta la lettura andrà in pausa e il software è in grado di ricordare dove siamo arrivati. Tenendo premuto il pulsante invece si salta alla traccia precedente.

L'altra realizzazione in un certo senso va in direzione opposta, non essendo un device monofunzione ma aspirando ad essere un vero e proprio portatile. LapPi, questo il suo nome, è infatti un portatile autocostruito in occasione di un concorso. Il realizzatore ha integrato il RaspBerry Pi con un display, una tastiera portatile con touchpad, un pacchetto di 10 batterie ricaricabili, moduli WiFi, Bluetooth e GPS, un microfono, due speaker e un hub con tre porte USB, il tutto assemblato all'interno di una valigetta in alluminio. Due ottimi risultati dunque e a bassissimo costo, che confermano ancora una volte le notevoli doti istrioniche di questo piccolo grande computer.

Via: Liliputing (1 - 2)

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