Due nuovi SoC Actions ATM7023A e ATM7029 per tabletActions ha presentato due nuovi SoC pensati per i tablet economici, ATM7023A e ATM7029, che possono vantare un ottimo rapporto prezzo/prestazioni in quanto offrono supporto all'ultima versione del sistema operativo Android e a funzioni come Miracast, consentendo quindi recentemente la realizzazione di ottimi tablet dal prezzo inferiore ai 100 dollari.


Actions, chipmaker cinese, ha ufficializzato in questi giorni due nuovi System on a Chip che hanno anche subito debuttato all'interno di alcuni nuovi modelli di tablet Android based Ainol, che si sono subito segnalati per il prezzo contenutissimo abbinato però a funzionalità avanzate. I SoC Actions ATM7023A e ATM7029 infatti riescono a mettere assieme funzioni avanzate, un'ottima potenza di calcolo, consumi ridotti e costi bassissimi.

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Il System on a Chip ATM7029 integra una CPU quad core con clock rate di 1.3 GHz (in futuro dovrebbe esserci anche una revision con frequenza portata a 1.5 GHz) ed è in grado di riprodurre fino a 6 video contemporaneamente, supporta Google Android 4.2.2 Jelly Bean e la tecnologia Miracast per lo streaming video wireless da smartphone o tablet a TV. Inoltre il chip supporta il decoding video a una risoluzione di 1080p e 60 FPS e l'encoding video a 1080p @ 30 FPS in formato H.264, fino a 2 GB di RAM DDR3/DDR3L a 533 MHz e i display con risoluzione 2k o anche 4k.

L'ATM7023A invece è la versione dual core del primo, con frequenza operativa di 1.2 GHz e le stesse caratteristiche tecniche, tranne per quanto riguarda la risoluzione massima supportata, che in questo caso si ferma a 2k. Ma quale CPU utilizza esattamente Actions? La situazione non è molto chiara e i portavoce dell'azienda cinese non sembrano molto intenzionati a migliorarla, rispondendo elusivamente alle domande di alcuni colleghi come ad esempio quelli di ARM Devices. Actions infatti si limita a parlare di core appartenenti alla famiglia ARM Cortex A9, un'affermazione che non ha molto senso o comunque è molto ambigua. Non esiste infatti una famiglia ARM Cortex A9 in senso stretto.

ARM come ricorderete è un chip designer fabless che cede i diritti dei suoi progetti a terzi, questi ultimi poi sono liberi di modificare del tutto o in parte il progetto stesso in modo da adattarlo maggiormente alle proprie esigenze. Si potrebbe dunque parlare al massimo di classe ARM Cortex A9 solo se Actions avesse realizzato in proprio il chip, utilizzando come base l'architettura ARM, così come Qualcomm parla correttamente dei suoi Krait come appartenenti alla classe ARM Cortex A15, alla quale infatti somigliano per alcuni aspetti e se ne differenziano per altri.

Altre ipotesi invece riguardano il fatto che Actions giochi con i termini ed intenda indicare invece una generica appartenenza dell'architettura utilizzata alla famiglia ARM v7, ma si tratta di un'indicazione comunque molto poco precisa, in quanto della stessa fanno parte il vecchio ARM Cortex A8, il Cortex A9, il nuovo Cortex A15 e anche le soluzioni a risparmio energetico Cortex A7 ed A5. Quest'ultimo è il meno potente di tutti e secondo alcune fonti potrebbe essere proprio lui il core alla base dei nuovi ATM, anche se non è da escludere il Cortex A7 che, a fronte di un superiore risparmio energetico, è in grado di offrire le stesse prestazioni di un A9.

Lo scenario quindi tecnicamente è molto complicato, in ogni caso ciò che è sicuro è che questi nuovi SoC hanno consentito di creare ai produttori una nuova generazione di tablet assai economici ma al tempo stesso sufficientemente performanti da offrire un'esperienza d'uso convincente.

Via: ARMDevices

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