Design

Lo smartphone è disponibile in tre colorazioni: nero, oro e blu. Consiglio la colorazione più scura a chi voglia passare inosservato o cerchi una tinta seriosa, in caso contrario consiglio vivamente la colorazione blu perché meno impostata e più divertente.
La parte retrostante del dispositivo è realizzata totalmente in alluminio, con taglio diamante tono su tono e su cui svetta una doppia fotocamera sporgente, il sensore di impronta digitale (non proprio semplice da individuare a colpo) ed una doppia griglia per l’unico altoparlante, probabilmente una scelta del designer.

Bluboo D1 ha telaio in alluminio

Anteriormente tutto sembra già visto: colorazione nera, capsula auricolare e tanti oblò che nascondono i sensori (manca quello di luminosità). Nella parte più in basso ci sono i tre tasti soft touch non retroilluminati ed una parte più chiara al di sotto del tasto Home che nasconde un LED affascinante, il cui compito è segnalare lo stato di carica dello smartphone o le notifiche mancate. Questo LED di notifica gigantesco e dalla forma allungata mi ha fatto sorridere e si è fatto amare durante il periodo in cui ho usato Bluboo D1 come dispositivo principale. La precisione del generoso LED non è alta ma nel complesso scenografica e rende meno noioso quello che, a tutti gli effetti, è un base di gamma.

Bluboo D1 con la custodia protettiva calzata

Sulla cover posteriore si trovano dual camera e lettore di impronte digitaliDue griglie sul fondo ma un solo speaker

Trovo scomodo il posizionamento della porta Micro USB, posta nella parte alta del frame, perché mi impedisce di utilizzare sotto carica il cellulare, ma il produttore ha deciso non fosse un problema per l’utente finale.

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