Per quanto riguarda il software, a bordo troviamo ovviamente la versione stock di Android 11 con le patch di sicurezza aggiornate al 5 dicembre 2020, che hanno portato qualche miglioramento alla batteria e risolto qualche piccolo problema di visualizzazione: uno tra tutti, il disallineamento delle icone in homescreen, un difetto di poco conto che però potrebbe far storcere il naso ai perfezionisti. Ai fix si aggiungono anche gli aggiornamenti di sicurezza assicurati per 3 anni.

  • Android 11 UI
  • Android 11 UI
  • Android 11 UI
  • Android 11 UI
  • Android 11 UI
     

Le personalizzazioni sono quasi assenti, fatta eccezione per quelle principali, con le classiche gesture anche se ne manca una che - a mio parere (o quanto meno per il mio utilizzo) - è utilissima: manca il doppio tap per il blocco schermo in home, costringendomi ad utilizzare il tasto laterale. Tra tutte le applicazioni preinstallate, vorrei citare Recorder, il registratore proprietario di Google menzionato perfino nella prima configurazione, che ha una funzionalità straordinaria: oltre alla registrazione, riesce a trascrivere il parlato e addirittura cercare suoni e parole all’interno di una nota audio. Peccato che al momento questa feature, è funzionante solo in lingua inglese, ma non vedo l'ora che venga attivata anche per l'italiano perché rappresenta un’ottima soluzione per gli universitari.

Le prestazioni del sistema sono sempre fluide, con zero lag nelle animazioni e nel passaggio da un’applicazione all’altra. Il merito non va solo alla leggerezza e alla reattività del software, ma anche alla configurazione hardware basata su un processore Qualcomm Snapdragon 730G e alla dotazione di 6GB di RAM abbinata. Il SoC è stato lanciato nel 2019 ed è pensato per smartphone medio-gamma con vocazione per il gaming, grazie ad un'ottimizzazione della CPU e della GPU, e devo dire che nel Pixel 4A sprigiona tutta la sua forza. Lo storage da 128GB non è espandibile, purtroppo.

Qualcomm Snapdragon 730G

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
- - - - - -
Antutu Totale GPU UX CPU MEM
- - - - -
Geekbench 5 Single-core Multi-core
531 1520
AndroBench Seq. Read Seq. Write Rand. Read Rand. Write
503,39 MB/s 245,74 MB/s 160,66 MB/s 41131,27 IOPS 179,25 MB/s 45890,4 IOPS
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1 off.
Manhattan 3.1 off. Aztec Ruins Vulkan Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
1017 1061 1875 1209 2435 7678 MTexel/s 1231
3DMark Sling Shot Sling Shot Extreme Vulkan
Sling Shot Extreme OpenGL ES 3.1
3648 2384 2538
G1 23,9 fps G2 12,5 fps PHY 54,3/33,3/18,9 fps G1 14,7 fps G2 7,5 fps PHY 38,7/24,8/18,5 fps G1 16,5 fps G2 7,5 fps PHY 52,1/34,3/19,1 fps
PCMark  Work 2.0 
Totale Web browsing Video editing Writing Photo editing Data manipulation
8020 6304 5631 7936 16825 6999

Il classico utilizzo social è ottimo, scorrimenti veloci, inserimento e visualizzazione di stories senza alcun problema anche se è necessaria una precisazione per Instagram: aggiungere tag nelle stories oppure riposizionare elementi, con lo schermo così piccolo non è facile almeno all'inizio per chi è abituato a display più grandi. Sempre nelle stories, a volte compaiono dei glitch grafici nella visualizzazione, un effetto mai visto in nessun altro smartphone, anche se sparisce con uno swipe alla storia successiva. Non saprei dirvi se è un problema di ottimizzazione dell’app (molto probabile) o di un sistema operativo "troppo aggiornato" per Instagram. Nella sostanza però sono dettagli trascurabili, che passano in secondo piano grazie alla comodità generale nell'uso quotidiano e soprattutto nella navigazione web grazie all’ottimizzazione di Chrome (che è un altro prodotto di Google).

Passando al gaming, non ho rilevato nessuna anomalia: ho provato Real Racing 3 con dettagli grafici medi settati automaticamente ed ho registrato tempi d'avvio normali (sui 14 secondi circa) e caricamenti tra una sfida e l’altra nella media. In gioco, tutto procede in modo fluido anche in presenza di "affollamento" e lo smartphone non scalda particolarmente durante lunghe sessioni.

Buona la ricezione del segnale con la mia SIM Vodafone, anche se ho notato qualche "tacca in meno" rispetto agli ultimi smartphone provati, ma comunque nella media. Non manca il WiFi 802.11ac dual-band, il Bluetooth 5.0 e NFC, tramite cui ho effettuato anche dei pagamenti elettronici senza alcun problema. A questo aggiungo che Pixel 4a supporta la eSIM, quindi si può definire uno smartphone dual SIM: la SIM virtuale può essere aggiunta nelle impostazioni di rete, anche successivamente.

  • Indietro
  • Avanti
Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti